venerdì 12 aprile 2013

Quarantuno Colpi - Obama e il Boss per il grande disarmo Americano




‘Oggi troppi ragazzi di questa città [Chicago, Illinois n.d.r.], ragazzi che vivono a volte solo a qualche isolato da grattacieli scintillanti, da parchi rigogliosi e da musei ed università, è come se vivessero in altri stati, addirittura in un altro continente. Alcuni di loro non hanno mai nemmeno visto il lago. Perché invece di trascorrere le giornate godendo delle ricchezze della città, devono guardarsi le spalle. Hanno paura di camminare da soli. Hanno paura di camminare in gruppo perché potrebbero essere scambiati per membri di una gang e questo li metterebbe in pericolo. Migliaia di ragazzi vivono in quartieri nei quali il funerale di un adolescente è considerato un fatto sventurato ma non insolito. […]
Non sto parlando di cose che accadono in zone di guerra, in qualche angolo del mondo. Parlo di una cosa che accade nella città che consideriamo casa nostra.’

Queste sono alcune delle parole che Michelle Obama ha pronunciato a Chicago, nell’Illinois Mercoledì 10 Aprile 2012 per spiegare ciò che accade negli Stati Uniti d’America ogni giorno, da sempre. Per spiegare che comprare un’arma da fuoco come se fosse una caramella in un negozio significa decidere della vita di qualcun altro.

Barack Obama sta portando avanti da mesi una battaglia contro il disarmo, l’ 82% delle famiglie a stelle e strisce possiede un’arma da fuoco per ‘legittima difesa’. 823 milioni di armi da fuoco possedute da privati durante l’ultimo censimento avvenuto nel 2004.
I morti per arma da fuoco sono stati 30.694 nel 2005 dei quali 17.002 si sono suicidati.
330 persone sono state uccise dalla polizia, 221 per motivi non accertati e ben 789 per causa accidentali.
Numeri da pelle d’oca, numeri che il Presidente degli Stati Uniti d’America, per la prima volta nella storia, affronta a petto in fuori cercando di portare alla camera a al senato del Congresso Nazionale una completa riforma per limitare l’acquisto da parte di privati cittadini di un’arma da fuoco.

Obama trova opposizione sostanzialmente da molte categorie. La trova chiaramente dai Repubblicani (soprattutto dagli esponenti degli stati del Sud) e la trova dai commercianti a da tutto quello che si muove intorno alle fabbriche di armi. Sarà una battaglia durissima e pressante quella di Barack all’ interno delle istituzioni.

Questo dibattito vige da anni in America e in tutto il mondo. Come può il paese definito da loro stessi, con enorme autoreferenzialità, il paese più libero del mondo permettere che tutto ciò accada? Come può permettere le stragi nelle scuole con ragazzi che impugnano fucili e Calibro 9?

Scrivo di questo argomento per ricondurlo al post che in tantissimi avete letto, quello riferito a Federico Aldovrandi e Stefano Cucchi.
Lo scrivo per ricordare che ogni giorno, ovunque, degli innocenti muoiono fucilati o pestati gratuitamente dalla polizia, dallo Stato.

Il 04 febbraio 1999 il ventiquattrenne Amadou Diallo viene freddato con quarantuno colpi di pistola a New York, nel quartiere del Bronx da quattro poliziotti. Aveva semplicemente messo le mani in tasca per prendere i documenti alla richiesta di uno dei poliziotti di farsi riconoscere mentre camminava per strada. La loro ignoranza li ha portati a credere che Amadou stesse estraendo una pistola. Quarantuno colpi.



Bruce Springsteen, The Boss, il vero cantautore della storia Americana degli ultimi quarant’anni, il 04 giugno 2000 ad Atlanta presentò il suo nuovo brano dal titolo ‘American Skin (41 Shots)’. Lo presentò durante l' ultimo spettacolo prima del grande tour che avrebbe dovuto toccare in più tappe la città di New York.

La canzone parlava dell’omicidio di Amadou Diallo, di come sia facile terminare la vita di un’altra persona con un’arma da fuoco.
Il sindacato della polizia di New York la Patrolmen’s Benevolent Association mise in atto una campagna per boicottare i concerti di Bruce Springsteen.

’41 colpi e prenderemo quella strada
attraverso questo fiume di sangue verso l’altra riva. 
41 colpi ho gli stivali incrostati da questo fango,
siamo stati battezzati in queste acque e nel sangue degli altri.
E’ una pistola? E’ un coltello? E’ un portafoglio? Questa è la tua vita.
Non c’è nessun segreto.
Nessun segreto amico mio,
Puoi essere ucciso anche solo perché
Vivi nella tua pelle americana’.

Sosterrò la battaglia di Obama, Barack e Michelle fino alla fine. Anche il popolare attore Jim Carrey ha recentemente appoggiato con forza questa iniziativa, la Fox News Americana lo ha criticato pesantemente, minacciando di non mandare mai più in onda un film con Carrey protagonista.
Mi batterò perché queste cose non vengano mai dimenticate.

Perché, per fortuna, c’è ancora qualcuno che cerca di rendere migliore questo mondo disastrato.

Buon ascolto, con il grandissimo The Boss e ricordate che il tempo distruggerà ogni cosa, tranne il ricordo di queste barbarie.





1 commento:

  1. Bellissimo post. L' argomento è assai importante e anche io sono dalla parte di Obama e signora e ovviamente del Boss che, con la sua musica, riesce a comunicare messaggi importanti e a volte duri, come questo.

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